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26 novembre 2018 1 26 /11 /novembre /2018 10:22
alcune opere in mostra

alcune opere in mostra

Mercoledì 5 dicembre alle ore 17.30 presso il Ristorante FaDiesis di Via Villa Heloise n. 16 Palermo verrà inaugurata la mostra personale di Liana Taurini Barbato dal titolo: Percorsi dell'anima - Opere sparse -  Si tratta di una serie di dipinti (16) realizzati tra il 2008 e il 2018 riguardanti gli ultimi dieci anni della sua attività artistica.

Le opere tratte da 4 mostre personali da: Pensieri visivi del 2008 e  “Silenzi” del 2009 a “Le rotte dell’emigrazione” del 2016 a “Da Daraya ad Aleppo” del 2018 sono un percorso del proprio senso spirituale che l’artista vuole porre all’attenzione, disvelandosi a quanti hanno “voglia” di entrare nel proprio intimo.

Sono molti i “passi” da leggere che costellano il suo percorso artistico: scrive Francesco Gallo per la mostra “Pensieri Visivi” del 2008 nel suo testo in catalogo “… Nel tempo la sua figurazione si è trasformata, attraversando fasi di maggiore o minore dettaglio di definizione del segno, oppure di un suo disseminarsi tonalistico a volte in più a volte in meno, rispondendo, evidentemente, a fasi di trasformazione del suo pensiero visivo, nella descrizione di una oscillazione, che è andata, ora a sconfinare nell’astratto, come elegia del colore. …”

Non vi è dubbio che nel corso della sua vita, l’artista ha attraversato diverse vicende non senza pericoli e insidie ma bisogna dargliene atto, non si è mai piegata affrontando sempre con nuovo piglio gli aspetti che i nostri mezzi di informazione giorno dopo giorno, forse anche con irriverenza ci costringono ad ascoltare. Non a caso le due ultime mostre “Le rotte dell’emigrazione” e “Da Daraya ad Aleppo” sono due momenti particolarmente sentiti dall’artista. Scrive Vinny Scorsone per la mostra la mostra “Le rotte dell’emigrazione”: Liana Barbato “… sfrutta il punto di vista non di chi accoglie ma di chi arriva, di chi scappa da un luogo per approdare spesso in un non luogo in cui il tempo si ferma e la vita comincia a sfuggire di mano. Una vita sempre uguale a se stessa imprigionata a volte in un C.A.R.A* in attesa di un futuro che sembra sempre più lontano; oppure in fuga continua nella speranza di una nuova pelle e di una nuova casa.

Argano trainante dell’intera mostra è il sentimento. Nei quadri di Liana Taurini Barbato, le pennellate si piegano plasmate dal dolore e dai tormenti della gente. Le sgrammaticature pittoriche e formali seguono l’andamento del dramma poiché ogni certezza e ogni anima si deforma se sottomessa e sottoposta alle lacerazioni che la segnano. Il colore ora è corposo, ora si sfalda perdendosi e mischiandosi in un’osservazione usurata della realtà sempre in bilico sul baratro dell’incubo. Gli occhi dei soggetti dipinti appaiono fissi all’oggi, ma lo sguardo è rimasto distante ancorato ad un passato vicino e lontano al contempo. …”

E ancora una volta sono i dipinti per rappresentare lo scenario di una tragedia che vivono i siriani in guerra oramai da oltre sette anni che offrono lo spunto per una nuova mostra. Dal testo in catalogo di Vinny Scorsone che ha curato la mostra scrive: “(…) Dopo la precedente mostra dedicata alle rotte dell’emigrazione, oggi Liana Taurini Barbato ci parla della guerra in Siria che si svolge “vicino” casa nostra e lo fa deformando ancora una volta la realtà per raccontarla ancora meglio, con occhi lucidi e poco sognanti. Del resto come si potrebbe mai rappresentare in maniera sognante un massacro? Un massacro dal quale nessuno è sfuggito. I bambini sono stati i primi a cadere, uccisi improvvisamente da bombe e cecchini o lentamente dalla fame e dalla sete. Vite dissolte, famiglie annientate. Scene di massa o ritratti solitari di una popolazione decimata.

I quadri in mostra sono il frutto di un moto interiore, una ribellione ad una situazione assurda e drammatica che ha causato e continua a causare tante vittime innocenti. Liana usa un modo di narrare per immagini semplice come quello che usavano, nei loro “tabelloni” i cantastorie. Rifiuta la forma perfetta, gli artifici prospettici; non le interessa dar sfoggio delle sue capacità tecniche (che ben padroneggia), lei vuole solamente trasmettere emozioni e far riflettere ricorrendo ad uno stile molto vicino a quello popolare. (…)”. 

La mostra al Ristorante Musica Live di Via Villa Heloise 16 – Palermo è visitabile dalle ore 19 in poi tutti i giorni fino al 15 gennaio 2019

 Palermo 26.11.2018                                                                                  Francesco M. Scorsone

  

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