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11 luglio 2018 3 11 /07 /luglio /2018 15:22
da sx a dx e dall'alto in basso Antonella Affronti, Tiziana Viola-Massa - Giuseppa D'Agostino ed Elio Corrao

da sx a dx e dall'alto in basso Antonella Affronti, Tiziana Viola-Massa - Giuseppa D'Agostino ed Elio Corrao

Il 7 luglio 2018 è stata aperta al pubblico, presso i locali del Museo degli Angeli di Via San Francesco snc Sant’Angelo di Brolo, la mostra “Paesaggio d’amare”. Nel suo saluto il Sindaco di Sant’Angelo di Brolo ha voluto sottolineare l’importanza di una mostra sul paesaggio in un territorio - come quello Nebroideo - che si lega tantissimo al paesaggio sia rurale che arboreo. Ha ribadito inoltre come l’art. 9 della nostra Carta Costituzionale ponga, tra i suoi principi fondamentali, lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, nonché la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico, artistico, paesaggistico ed ambientale.  

La mostra “Paesaggio d’amare” è stata presentata da Nerina Lucifero che ha voluto sottolineare come sia importante il messaggio del paesaggio, spesso tanto vilipeso dalla cosiddetta critica militante, e come ognuno dei quatto artisti  lo abbia affrontato senza riserve mentali ma con quella necessaria e naturale capacità che solo l’artista ha e cioè quella di lavorare partendo da ciò che sa. La pittura non si inventa ma si conosce giorno dopo giorno attraverso lo studio e l’applicazione, ponendosi continuamente e costantemente degli interrogativi, ma non nel senso se piacerà e a chi piacerà ma ponendosi domande pressanti e continue nella percezione del proprio coinvolgimento su ciò che sono le idee personali e la propria conoscenza specifica sull’argomento.

Non è il pregiudizio becero e qualunquistico che uccide la pittura ma il modo distorto che si è voluto dare all’arte attraverso strampalate pseudo ricerche che con la pittura non hanno nulla a che vedere. In questa mostra troviamo il paesaggio sia desolato o malinconico ma anche decisamente pittorico come nel caso di Elio Corrao; freddo, impenetrabile ma con una carica fortemente coloristica e da incanto attraverso le tinte che dall’ocra sfumano verso il grigio per poi perdersi nel nero asfalto urbano, che troviamo in Pina D’Agostino; o di denuncia come nel caso di Antonella Affronti che ci stupisce per le sue costanti contestazioni attraverso le sue opere, come in “Stupro sulla spiaggia” nella quale pone l’accento su come un luogo - la spiaggia - dedicato in primis alla spensieratezza e al divertimento possa diventare teatro di orribili nefandezze; altra denuncia arriva dalle opere di Tiziana Viola-Massa: vere e proprie finestre che si aprono su luoghi, in questo caso urbani, mettendo in risalto aspetti inquietanti del territorio troppo spesso “rubato” alla pubblica fruizione.

Questi sono i termini della mostra. Una mostra non certamente da cartolina augurale, da “saluti da …”  ma, al contrario, che ha saputo dare quella mai tramontata forza che ha la pittura quando dentro la tela, assieme ai colori, ci metti il tuo vissuto.

Palermo, 10.07.2018                         Francesco M. Scorsone

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