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7 febbraio 2018 3 07 /02 /febbraio /2018 10:18
Caterina Arcuri Un mito, 2014-2017, particolare

Caterina Arcuri Un mito, 2014-2017, particolare

Si inaugura Sabato 10 febbraio presso la Galleria FabulaFineArt di Ferrara, la mostra dal titolo Caterina Arcuri, Divenire Mare. Dopo la personale tenutasi presso Il MARCA di Catanzaro, Caterina Arcuri approda alla città estense proponendo la sua recente ricerca creativa, orientata verso un dinamico minimalismo e la pura sperimentazione nei territori contigui della scultura e dell’installazione. L’allestimento si caratterizza per una certa orizzontalità compositiva. Tra gli spazi della galleria si dipanano infatti geometrie scultoree, sistemi modulari alludenti architetture simboliche che appartengono al suo immaginario e riproposte attraverso i materiali e le forme della contemporaneità. “Un mosaico temporale − sottolinea Annamaria Restieri − in cui i segni dell’attualità si combinano a parvenze archetipe ed alle forme simboliche della cultura magno-greca dalla quale l’artista proviene. Si tratta del tempo soggettivo, storico che viene registrato e concretizzato in segnali e configurazioni fattuali nel quale lo spettatore diventa testimone”. Caterina Arcuri crea blocchi di immagini spazio/temporali soggetti a continue e lente metamorfosi, mediante i quali è possibile cogliere ciò che il visibile omette. “Un concetto di tempo − afferma l’artista – che ho elaborato individuando nell’attualità lo strato visibile della storia che ricopre e sarà ricoperto. Se questa consapevolezza da un lato può annichilirci, dall’altro deve indurci a vivere l’attualità intensamente e consapevolmente”. Ci troviamo di fronte ad una sincronicità, un’interconnessione immaginativa, quella della storia sempre latente e pronta a riemergere al di là di ogni tempo e spazio e quella della dimensione di un presente che si manifesta nella semplificazione formale e nell’utilizzo di materiali contemporanei quali l’acciaio inox, lo smalto, la vernice e il forex. Non si tratta di freddo geometrismo ma di una linearità vitale che, come le onde del mare, al minimo riflesso di luce sembra dilatarsi ravvivando visioni di un altrove. Il risultato è quello di configurazioni spaziali in perenne trasformazione che rompono le certezze e acquistano nel loro mutare nuovi spazi. Sono reminiscenze di architetture primordiali e al tempo stesso tecnologiche che evocano fenomeni naturali. Ed è l’acqua che, nei suoi multiformi aspetti e nel suo continuo divenire, reca in sé gli aspetti del silenzioso ed infinito trascorrere del tempo. La mostra è visitabile fino al 4 aprile 2018 Galleria FabulaFineArt di Ferrara via del Podestà n. 11

Info: fabulafineart@gmail.com

Tel: +39 0532 098935

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