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27 luglio 2016 3 27 /07 /luglio /2016 06:58
“L’incontenibile leggerezza” di Enzo Sciavolino approda a Valledolmo

Dal 6 al 28 Agosto 2016 Enzo Sciavolino torna ad esporre a Valledolmo (suo paese di nascita), presso l’Associazione Culturale La Matita, Via Vittorio Emanuele III, 14 - Valledolmo (PA). 35 incisioni per raccontare il suo mondo, il suo impegno civile, la sua ricerca, l’uso di materiali diversi nelle sue incisioni raccolte in un libro vi è il racconto della propria vita. Io lo conosco Enzo, di lui ho visto gran parte della sua attività incisoria e parecchie sculture. Non si può non pensare di non accarezzarle. Al contatto visivo l’invito è uno solo “toccami”. Scrive Angelo Conti nel suo testo per la mostra: L’arte da sempre è stata la più visibile espressione della genialità umana, capace di avvicinare l’uomo alla sua più profonda essenza e di trasmettere contenuti non esprimibili a parole ma nello stesso tempo fruibili da tutti. Con l’arte, infatti, il genio umano si esprime con un linguaggio accessibile a ognuno, basta avere occhi per guardare e orecchie per ascoltare e cuore per sentire e commuoversi davanti alla Bellezza.

Un vero artista porta in manifestazione qualcosa che proviene dal piano intuitivo. Un vero artista perciò non può essere tale se non ha attuato dentro di sé un processo di purificazione poiché come dice Plotino: «L’Anima non può contemplare la Bellezza se non diviene essa stessa bella».

Siamo perciò onorati di ospitare nella nostra associazione il maestro Enzo Sciavolino, un grande artista, un grande talento valledolmese la cui fama, in Italia e all’estero, ci rende orgogliosi di essere suoi concittadini.

Il maestro Sciavolino, in questa mostra, con le sue opere ripercorre e ci narra il cammino di una vita, la sua evoluzione come artista e come uomo. Ma egli, per tutti noi valledolmesi rappresenta qualcosa di più: è l’esempio concreto che coltivare il proprio talento può portarci lontano e farci volare alto, al di sopra degli steccati dei confini territoriali; egli è la dimostrazione reale che anche in un piccolo paese di montagna, abbandonato nell’entroterra di un’isola di frontiera, può nascere un grande talento e un grande artista che della Bellezza si nutre e nella bellezza delle sue opere trasferisce – più o meno consapevolmente – un po’ delle sue origini. In catalogo testi anche di Vincenzo Consolo e Angelo Mistrangelo.

Enzo Sciavolino nato a Valledolmo nel 1937, a sedici anni si trasferisce a Torino per studiare al Liceo Artistico, avviando il suo percorso di scultore e di incisore, sin qui mai interrotto. Ha lavorato con i materiali più diversi, legno, marmo, bronzo, terracotta, plexiglas, argento, oro. Negli anni Sessanta mette a fuoco il proprio mondo poetico, al cui centro sta l’uomo con la sua conflittuale storia riepilogata nel ciclo di sculture e incisioni Uno spazio per vivere. Alla metà degli anni settanta realizza La Questione, opera capitale che sotto specie di apparecchiatura scenica, mette in campo personaggi e situazioni calati nel vivo dell’attualità politica e culturale del tempo. Dialogando con il filosofo Althusser e lo scrittore e pittore Klossowski intorno all’utopia rivoluzionaria, nasce l’idea di un viaggio attraverso l’acqua, il sangue, il legno, il marmo, il corpo, la cenere dell’illusione degli anni Settanta, tra Che Guevara e Pasolini. Da qui il ciclo Discorso sui materiali del far scultura per interposto Marat, composita metafora dell’artista e dell’atto creativo rispetto alla Storia

La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 18,00 alle 21,00 Associazione culturale La Matita Via Vitt. Emanuele III, 14 Valledolmo.

Francesco M. Scorsone

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